``Sua cinque persona``

“Sua cuique persona” – A ciascuno la sua maschera, un dipinto che nasconde altro. Un soggetto evocativo come protezione di una precedente manifestazione pittorica. Un “coperto” di ritratto a rappresentare il forte richiamo al ruolo che ognuno di noi recita nel teatro della società.

Al Madeinmedi 2019, con la sua collezione “Sua cuique persona”, Michela Montandon realizza un viaggio concettuale su le maschere radicate in ognuno di noi.

La ricerca dell’ancestrale, il rapporto originario tra uomo e natura in una dimensione autentica, spontanea; unica via per rappresentare l’essenza primordiale dell’essere umano. Il desiderio di una esperienza primitiva, l’aspirazione alla condizione di natura, rinunciando allo status di civilizzato. Un’idea utopica quella espressa nel primitivismo del pittore Emil Nolde che nel dipinto “Natura morta con maschere” svela gli aspetti illogici ed instintivi insiti nell’animo umano. Maschere che inducono l’individuo a perdere la più misurata razionalità lasciando sfogo all’assurdo.

Evoluzione tecnologica, sviluppo scientifico e industrializzazione. Le intuizioni progressiste si

scontrano con un intrinseco sentimento di nostalgia. Il primitivismo diventa sfogo per coloro che vivono con sconforto questo sconfinato distacco al primordiale, tipico della Belle Époque. Un’epoca storica e sociale dove emerge la necessità di individualità, di ritrovare la propria essenza dispersa tra i fitti meccanismi di crescita.

Stessa angoscia vissuta oggi, scaturita da una smisurata condivisione del proprio essere. Apparire invece che vivere. Tanto trepidanti nel mostrarsi quanto poco inclini a lasciarsi scoprire. Mille personalità in un unico individuo, mille facce da rivelare. Celarsi dietro ad una verità illusoria. Tentare di comprendere quanta realtà e quanta finzione risiedano in una sola persona.

Un uomo che conduce un’intensa ricerca del proprio io. Spogliarsi dalla costrizione di apparire così come la società ti desidera, uscire da ogni schema mentale e sociale per mostrare la sua inclinazione più artistica. Un viaggiatore per attitudine, libero da qualsivoglia restrizione nel giocare o meno con le sue innumerevoli personalità.

L’uomo ricerca un intenso contatto con la terra e porta su di sé il forte legame con la cultura tradizionale etnica. Su linee basiche e geometriche, trame dal forte impatto cromatico sprigionano la potenza iconica delle maschere.

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