``Gharb``

Graziana Russo trova il motore creativo della sua capsule nel termine “Gharb”, il nome con cui i musulmani tra il settecento e la prima metà del milleduecento definivano l’attuale parte iberica d’Europa. “Gharb” indica l’Occidente visto dal punto di vista arabo; visione che entra prepotentemente nella collezione di Graziana a livello estetico-decorativo. Per forme e volumi ci si ispira invece a un gusto più contemporaneo, caratteristico delle attuali capitali dell’urbanwear.
I colori della capsule sono ispirati alla specifica area orientale e variano dal giallo senape al porpora, dall’arancione al verde fino al viola, mentre i motivi floreali citano volontariamente le tradizioni afghane. Elemento di rottura a livello cromatico sono le tinte nere che identificano metaforicamente l’inserimento della cultura occidentale. Quest’ultima referenza estetica si palesa anche nei gilet prodotti come fossero bomber o da referenze allo streetstyle europeo, palesato anche con le felpe coi cappucci. I tessuti sono Charmline, gabardine di cotone, lana lavorata all’uncinetto. Volumi over per i capispalla e morbidezze languide per la parte inferiore del corpo. Le lavorazione all’uncinetto formano delle mattonelle che sfruttate come patch realizzano balze, maniche e ricoprono la salopette di tulle trasparente.

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